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Turismo, l’andamento della ripresa in Valtiberina

Un’indagine Irpet fa il punto su flussi in arrivo e dinamiche occupazionali

È stata pubblicata la nota congiunturale sul turismo in Toscana nei primi cinque mesi del 2022, elaborata dall’Istituto regionale per la programmazione economica (Irpet).

Complessivamente la ricerca evidenzia una forte ripresa dei flussi, trascinata dal ritorno del turismo internazionale che si era drasticamente ridotto a causa della pandemia. Su base regionale l’aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 è del 172%, anche se il confronto con i primi cinque mesi del 2019 fa ancora segnare un -31,4%. Con l’inizio della primavera la ripresa è andata però rafforzandosi, e considerando il solo mese di maggio la distanza tra 2022 e 2019 si riduce a -18%.

Si hanno tuttavia dati molto diversificati tra loro andando a considerare i 28 ambiti turistici in cui è suddivisa la Toscana. Tra tutti, quello valtiberino fa segnare il minor recupero rispetto al 2021 (+32%). Su questo incide senz’altro il fatto che il nostro territorio aveva subito meno di altri gli effetti della pandemia: tra il 2021 e il 2019 la differenza era stata del -44%, a fronte del -91% di Firenze, del -75% della media regionale, del -71% della Valdichiana, del -57% sia di Arezzo città che del Valdarno e del -49% del Casentino.

Il calo complessivo tra i primi cinque mesi del 2022 e lo stesso periodo del 2019 in Valtiberina è pari a -26%, un dato leggermente migliore rispetto ad Arezzo città (-29%) e alla media regionale (-31,4%), mentre hanno tenuto un po’ meglio le altre vallate aretine, tutte intorno al -20%.

Ma a condizionare i risultati è anche il dato di quelle che Irpet definisce “strutture inadempienti”, che pur essendo attive non comunicano gli arrivi. In Toscana questo fenomeno è in aumento e interessa in modo particolare la provincia di Arezzo, dove nel 2019 tali realtà erano il 20% del totale e oggi sono passate al 39%. È quindi “probabile che le presenze rilevate nel 2022 siano in qualche misura sottostimate”, precisa Irpet.

Ciò pare confermato dall’esame delle dinamiche occupazionali nel settore turistico, visto che gli avviamenti al lavoro nei primi cinque mesi del 2022, sempre in rapporto allo stesso periodo del 2019, segnano cali minori rispetto alle presenze turistiche rilevate, e in diversi ambiti sono anzi in aumento. In Valtiberina questo indicatore segna -8,1%, unica zona della provincia sotto la media regionale (-3,1%), con la Valdichiana che arriva a +11%.

La Valtiberina scende inoltre all’ultimo posto per quanto riguarda la quota di contratti avviati nelle “forme strutturate”, espressione con cui il rapporto identifica quelli a tempo indeterminato, determinato, in somministrazione e in apprendistato, passati dal 56% al 48% (la media regionale è il 73%). Considerando esclusivamente i contratti a tempo indeterminato si ha invece un aumento dal 2,3% al 4,4%, che porta il territorio ad allinearsi alla media.

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