Al di là del netto successo di Stefania Proietti e della coalizione di centrosinistra alle elezioni di domenica e lunedì in Umbria, uno dei dati più significativi resta quello dell’affluenza. Quasi un elettore su due non ha partecipato alla consultazione, e rispetto alle regionali del 2019 si sono recati alle urne oltre 88.000 elettori in meno, abbassando ulteriormente il record negativo che era stato stabilito nel 2015.
Nello specifico, Donatella Tesei ha registrato un calo di più di 90.000 voti, scendendo da 255.000 a 164.700. Fra le liste che la sostenevano è evidente il crollo della Lega, passata dal plebiscitario 154.400 di cinque anni fa a soli 24.700 voti. A fronte dei quasi 130.000 consensi persi dal Carroccio, nella coalizione di centrodestra hanno segnato un recupero Forza Italia (+8.000) e Fratelli d’Italia (+19.000).
È interessante anche spostare il confronto sulle europee di giugno di quest’anno, pur nella consapevolezza che si tratta di tornate elettorali che seguono dinamiche diverse. Mentre Lega e Forza Italia si erano già sostanzialmente attestate sul dato poi confermato ieri, il partito di Giorgia Meloni ha perso in Umbria oltre la metà dei voti conquistati solo cinque mesi fa, passando da 128.000 a 62.400. Va detto che anche rispetto a giugno, quando peraltro in diversi comuni le europee erano affiancate dalle amministrative, il calo dell’affluenza è stato importante (quasi 49.000 votanti in meno).
Passando al centrosinistra, Proietti ha fatto segnare un aumento di oltre 16.000 voti rispetto al candidato del centrosinistra nel 2019 Vincenzo Bianconi (da 166.000 a 182.000). Il Partito Democratico è salito da 93.000 a 97.000, mentre il Movimento 5 Stelle è sceso da 31.000 a 15.000. Per i pentastellati il deludente risultato di ieri è confermato dal raffronto con le europee di giugno, quando erano saliti a 34.800 consensi. Leggero calo in valore assoluto rispetto a cinque mesi fa anche per il PD, che alle europee aveva conquistato 103.500 voti.
Se si guarda il dato degli otto comuni dell’Altotevere, le tendenze non si discostano molto da quelle registrate a livello regionale. Le differenze maggiori sono probabilmente dovute alla distribuzione dei candidati locali all’interno delle liste: ecco allora che la Lega, che presentava quattro altotiberini, ha ottenuto sul territorio un recupero rispetto a giugno, al contrario di Forza Italia. Qualche variazione sulle Europee anche nel campo del centrosinistra, con il PD che in Altotevere è cresciuto, mentre il Movimento 5 Stelle ha ridimensionato il calo fatto segnare a livello regionale.