Mentre procedono i lavori per l’apertura della prima canna della Guinza, va avanti l’iter procedurale dei lotti Le Ville-Selci Lama e Selci Lama-Parnacciano. Nel primo caso, scadute le osservazioni lo scorso 6 settembre, è in corso l’istruttoria da parte della Commissione tecnica per le valutazioni ambientali, che deve produrre lo schema di provvedimento di V.I.A. per l’adozione da parte del Ministro dell’ambiente. Dopodiché si entrerà nella fase esecutiva.
Per quanto riguarda il lotto Selci Lama-Parnacciano, invece, la procedura di Valutazione di impatto ambientale, anziché presso il Ministero, è in corso presso la Regione Umbria. Martedì 27 novembre era il termine ultimo per presentare osservazioni al progetto definitivo realizzato da Anas. Ne sono state depositate complessivamente 46, la maggior parte delle quali supportano il percorso alternativo che era stato presentato lo scorso 8 novembre al Ministro delle Infrastrutture in visita in Altotevere.
La proposta alternativa
Il tracciato alternativo, consegnato personalmente a Salvini dall’imprenditore Giuliano Nocentini, dal sindaco di San Giustino Stefano Veschi e dal rappresentante dei comitati civici Fazio Perla, è un adattamento del cosiddetto “itinerario dei sindaci”, un corridoio su cui avevano trovato un’intesa nel 2022 i primi cittadini di San Giustino, Citerna e Città di Castello. Quest’ultimo corridoio, dall’uscita della galleria prevista a Citerna procedeva verso il confine fra Selci e Cerbara passando sotto la E45, per poi continuare verso Vallurbana. Il nuovo tracciato sollecitato nelle osservazioni, invece, segue la proposta Anas fin quasi allo svincolo E45 di Selci per poi scendere verso sud e sovrapporsi nuovamente all’itinerario “dei sindaci” al momento di passare al di sotto della E45.
Per i promotori, il tracciato del progetto definitivo Anas “genera letteralmente una frammentazione della fruibilità del territorio, divenendo un elemento di preclusione a molteplici progettualità”, mentre l’alternativa “si sviluppa a confine tra il Comune di San Giustino e quello di Città di Castello, praticamente in periferia, lontano da ogni interesse di espansione o investimento da parte di ciascuna rispettiva amministrazione”. Inoltre, nelle osservazioni a sostegno di questa posizione si pongono anche rilievi sull’inquinamento acustico e dell’aria nonché sulle problematiche del tracciato Anas rispetto alla vicinanza con diverse aree di interesse archeologico, architettonico e paesaggistico.
La posizione del comune di Città di Castello
Poco prima delle elezioni regionali, la futura presidente dell’Umbria Stefania Proietti aveva commentato con favore questa proposta, aprendo alla possibilità di sostenere in conferenza di servizi quella che veniva percepita come una posizione unitaria del territorio. Negli ultimi giorni però qualcosa è cambiato, a cominciare dall’uscita pubblica in sostegno dell’itinerario Anas da parte del sindaco di Città di Castello Luca Secondi.
Il comunicato del primo cittadino tifernate è stato generalmente accolto con sorpresa, ma segnali di scarso entusiasmo da parte dell’amministrazione di Città di Castello verso l’intesa coi sindaci di San Giustino e Citerna erano già culminati ai primi di settembre con la presentazione di un’osservazione al tratto Le Ville-Selci Lama molto più vicina alla proposta di Anas che all’itinerario “dei sindaci”.
Da Cerbara sostegno all’itinerario Anas
Contemporaneamente, un documento di forte sostegno all’itinerario Anas ha raccolto in pochi giorni oltre 430 sottoscrizioni. Il testo, che ha per primi firmatari i rappresentanti della Pro Loco, del CVA e dell’ASD di Cerbara, sollecita la realizzazione della E78 esprimendo grosse critiche alla proposta alternativa, che sposterebbe l’itinerario proprio verso Cerbara: “il tracciato proposto nelle osservazioni – scrivono – oltre ad essere di forte impatto ambientale, attraversa centri abitati, sovrasta aree urbane e zone industriali, si frappone agli abitati costituendo una barriera a futuri sviluppi (fasce di rispetto) interferendo inequivocabilmente con la qualità della vita di chi vi risiede”. Viceversa, per i promotori del documento, “il tracciato proposto dall’ANAS risponde perfettamente alle esigenze dei territori, delle comunità ivi insediate e, soprattutto, garantisce il collegamento rapido ed immediato con le infrastrutture esistenti (E45 e piastra logistica)”.
La parola ora alla Conferenza di servizi che la Regione Umbria potrebbe convocare entro la fine dell’anno. L’organismo, che riunirà gli enti coinvolti, avrà poi 90 giorni per le valutazioni del caso in merito al rilascio del provvedimento di V.I.A. e di tutte le autorizzazioni per l’esercizio del progetto.