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Elezioni a Badia Tedalda: Telio Barbieri sfida il sindaco Alberto Santucci

Assicuratore in pensione originario del Grossetano, sulla questione dell’eolico pone “paletti” ben precisi ed è preoccupato anche per lo spopolamento della zona 

Da sinistra, Telio Barbieri e Alberto Santucci

Un avversario con esperienza politica contenderà l’8 e il 9 giugno la guida del Comune di Badia Tedalda ad Alberto Santucci, che dal 1999 a oggi ha ricoperto per 20 anni il ruolo di sindaco e per 5 quello di vice. Il candidato di “Badia in Comune” si chiama Telio Barbieri e compirà 72 anni il prossimo luglio. Nativo di Magliano in Toscana, in provincia di Grosseto, ha svolto la professione di assicuratore a Scansano per oltre 40 anni e negli ultimi tempi, una volta andato in pensione, è venuto a vivere a Badia Tedalda, paese di origine della moglie. Interessante il suo curriculum politico-amministrativo: assessore al Comune di Scansano, consigliere della Provincia di Grosseto per il Pci, consigliere all’Acquedotto del Fiora, membro della direzione nazionale dei Comunisti Italiani e fra i fondatori a Grosseto dei Ds, nonché componente della direzione provinciale e regionale dello stesso partito. Nelle ultime elezioni politiche, quelle del settembre 2022, Barbieri è stato candidato alla Camera dei Deputati nel collegio Po2 con Verdi-Sinistra Italiana.

Il primo incontro con la popolazione, tenuto a Pratieghi, lo ha lasciato soddisfatto e il tema forte del momento, che crea un minimo di contrapposizione con il sindaco Santucci, riguarda gli impianti eolici e le pale alte quasi 200 metri previste sui crinali dell’Appennino. “Un anno e mezzo fa, il sindaco era contrario agli aerogeneratori e adesso ha firmato una convenzione per farne installare diversi e avere un ritorno economico per il Comune – ha dichiarato Barbieri – quindi faccio un po’ fatica a comprendere questo cambiamento. Non sono pregiudizialmente contrario all’eolico, ma dico altresì che non si può svendere il territorio per i soldi. Possiamo fare buone cose mettendo precise prescrizioni, per cui dico: posizionare meno torri e in una sola zona, evitare la rovina del paesaggio e soprattutto – questa la proposta che io avevo avanzato già diverso tempo fa – avere una comunità energetica che permetta agli abitanti di usufruire di energia gratuita”.

Un altro aspetto delicato riguarda la sanità e i servizi appropriati dei quali vi è necessità per una popolazione sempre più anziana, che ha sempre vissuto in una zona nella quale ha anche gli affetti più cari. “Dobbiamo confrontarci con la Regione – sono sempre parole di Barbieri – e stiamo andando verso una sanità orientata nel privato. Qui da noi, a novembre andrà in pensione il medico di base: non sarà facile trovarne un altro che venga a sostituirlo e che decida di abitare qui, per cui l’impegno diventa prioritario a favore di un territorio che da tempo è in preda anche allo spopolamento. La tendenza è classica nelle zone montane e collinari – ha evidenziato – perché la propensione è quella all’accentramento nelle città. Si pensava che il Covid-19 avesse cambiato questo trend e invece no. A Badia Tedalda, negli ultimi dieci anni sono nati 55 bambini, a fronte delle 179 persone che invece sono morte, per cui dobbiamo cercare di portare gente e di rendere più attrattivo il posto. Qualche proposta l’abbiamo, vedi facilitazioni nelle tasse e garanzia dei servizi. Il Comune si sta lentamente spegnendo: la filiale bancaria non c’è più, i negozi chiudono e le frazioni sono abbandonate. Occorre un cambio radicale: non sarà semplice, ma se non ci proviamo abbiamo già perso in partenza”, ha concluso Barbieri.    
 

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