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Innocenti: “Sulla proroga a Nuove Acque non siamo potuti intervenire”

Il sindaco di Sansepolcro risponde a un’interrogazione: “Abbiamo però chiesto e ottenuto rappresentanza nel cda”

Il sindaco Innocenti risponde a Gentili durante il consiglio comunale del 27 giugno

Con un ritardo di due mesi rispetto al momento in cui era stata protocollata, nel consiglio comunale di ieri sera è stata discussa l’interrogazione che il gruppo Adesso-Riformisti ha presentato sulla proroga fino al 2029 dell’affidamento del servizio a Nuove Acque e sull’avvicendamento che ha visto Anghiari sostituire Sansepolcro all’interno dell’assemblea dell’Autorità Idrica Toscana (AIT). Nel sottolineare il fatto che tali decisioni, risalenti ormai a quasi un anno fa, sono state assunte dall’amministrazione senza coinvolgere il consiglio e senza rilasciare comunicazioni pubbliche, il consigliere Michele Gentili ha interpellato il sindaco chiedendo delucidazioni in merito.

Innocenti ha risposto andando innanzitutto ad illustrare il modello gerarchico dell’AIT e spiegandone il funzionamento: nel citare i vari organismi di rappresentanza dei comuni, il primo cittadino ha chiarito che non è possibile esercitare mandati o ricoprire ruoli in maniera continuativa. Innocenti ha quindi affermato che “non essendo possibile essere simultaneamente il controllato ed il controllore, abbiamo scelto di essere presenti in Nuove Acque nominando un nostro concittadino nel cda”.

Dopo aver esplicitato tale decisione e ricordato che le precedenti due amministrazioni avevano avuto rappresentanza in AIT ma non all’interno della società che gestisce il servizio idrico, il Sindaco si è poi soffermato sulla questione della proroga: in questo passaggio lo stesso ha innanzitutto fatto presente che la precedente estensione della concessione approvata nel 2018 – con il voto contrario di Sansepolcro, Anghiari e Arezzo – fu portata in consiglio comunale in seguito all’interrogazione di un consigliere di minoranza, da cui derivò un ordine del giorno sul quale confluì anche la maggioranza di allora. A dire di Innocenti al tempo non fu, pertanto, la giunta a portare in consiglio comunale la discussione sulla proroga.

In merito a questo – si ricorda come NdR – la stessa approdò nell’assise cittadina soltanto il 19 febbraio 2018, quindi dopo la Conferenza territoriale dell’11 gennaio e la successiva riunione dell’assemblea dell’AIT, la quale si tenne soltanto undici giorni dopo; oltre ad aver espresso un voto contrario in entrambe le sedi e comunicato pubblicamente la propria posizione, l’amministrazione Cornioli chiese alla Conferenza territoriale n. 4  di rimandare l’approvazione della proroga per consentire ai consigli comunali di discutere il punto. Tale proposta fu bocciata dalla maggior parte dei presenti e, di conseguenza, il parlamentino di Sansepolcro ebbe modo di confrontarsi sulla proroga soltanto quando questa era già stata approvata, a maggioranza, dai rappresentanti della Conferenza Territoriale n. 4 e da quelli dell’Assemblea dell’AIT.

Il Sindaco ha quindi spiegato che in passato era possibile esprimere posizioni critiche all’interno dell’assemblea dell’AIT, ma ora, dato che Sansepolcro ha dovuto lasciare la stessa in favore di Anghiari, questo non è più materialmente possibile. Innocenti è dunque passato a illustrare il motivo per il quale si è tenuto l’avvicendamento con il vicino comune di Baldaccio, affermando che per legge i membri dell’assemblea dell’AIT, ad eccezione dei capoluoghi di provincia, devono ruotare ed alternarsi. In conseguenza di tutto ciò, il primo cittadino ha concluso ribadendo che il non essere più parte dell’assemblea non ha consentito all’amministrazione di opporsi alla proroga. Nonostante questo, sindaco e giunta continuano a riconoscersi nei principi della mozione approvata il 30 giugno 2022 su iniziativa di Fratelli d’Italia e Sansepolcro Futura: la relativa delibera, in cui si chiede di non scoraggiare le legittime scelte di affidamento e gestione dei servizi pubblici, sarebbe stata inviata a quelli che Innocenti ha definito essere gli organi preposti, ovvero alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a quelle della Regione Toscana, della Provincia di Arezzo, dell’ANCI nazionale, dell’UPI nazionale, dell’ANCI Toscana e dell’UPI Toscana.

Nella replica Gentili ha fatto notare che la nomina di Canicchi è avvenuta qualche mese dopo l’uscita di Sansepolcro dall’Assemblea dell’AIT, di conseguenza il consigliere ha manifestato il dubbio che l’entrata di Sansepolcro nel cda di Nuove Acque sia stata concordata ben prima della decisione ufficiale: secondo il firmatario dell’interrogazione l’esclusione di Sansepolcro è stata decisa il 19 luglio 2022, quindi ben prima della suddetta nomina. Come si evince dai dati delle delibere dell’AIT, in quella data ad Arezzo si è tenuta la riunione della Conferenza territoriale n. 4 che oltre ad approvare la proposta di proroga (poi ratificata a Firenze il 20 dicembre 2022), ha anche disposto di sostituire Sansepolcro con Anghiari. Facendo, evidentemente, riferimento a tale occasione, Gentili ha chiesto al sindaco chi fosse presente quel giorno a rappresentare il comune di Sansepolcro.

Similmente a quanto dichiarato dal primo cittadino di Anghiari due mesi fa, Innocenti ha lasciato intendere che a quella riunione Sansepolcro non era presente. Il consigliere di Adesso-Riformisti ha poi concluso ribadendo l’esigenza di condividere certi temi con il consiglio comunale e contestando la scelta di lasciare l’assemblea dell’AIT in favore del cda di Nuove Acque. Su questo Innocenti ha, a sua volta, controbattuto sostenendo che l’uscita di Sansepolcro dall’assemblea dall’AIT è riconducibile al principio della turnazione indicato, secondo lo stesso, nelle leggi regionali.

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