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Nomine Eaut, coro di critiche dalla Valtiberina

L’assenza di un nome del territorio oggetto di contestazione da parte delle forze politiche

Uno scorcio della diga di Montedoglio durante i lavori di ripristino

Nei giorni che hanno fatto seguito alla nomina dell’aretino Simone Viti alla guida dell’Ente Acque Umbre Toscane (qui l’articolo in cui ne davamo conto), sono state numerose le prese di posizione critiche da parte di esponenti politici valtiberini.

Lega: “Con quale spirito il PD chiederà voti in Valtiberina?”

Il primo intervento è stato quello del coordinamento di vallata della Lega, firmato dal segretario Luca Ciavattini e dal suo vice Francesco Caroscioli: “Si sa da tempo – hanno scritto – che la Valtiberina è il fanalino di coda della Regione Toscana per il Partito Democratico, che non perde mai occasione per dimostrare la totale incapacità di ascolto e il totale disinteresse verso il nostro territorio, complice forse anche la scarsa incidenza che ha il PD locale in ambito regionale e provinciale. Ci chiediamo dopo questa mossa, con le elezioni politiche ormai vicinissime, che cosa voglia ottenere il PD e soprattutto con quale spirito chiederà il voto e la fiducia dei cittadini della Valtiberina”.

Salvio Zoi (FdI): “PD privo di peso. Perché nessuna candidatura di centrodestra?”

Dura anche la nota stampa del presidente di Fratelli d’Italia di Sansepolcro Salvio Zoi, che ha espresso “profondo sdegno” perché “ancora una volta la Regione Toscana ha impunemente rimarcato che la Valtiberina non vale una cicca”. Zoi ha inoltre contestato sia il fatto che “le amministrazioni dei Comuni della Valtiberina non hanno saputo esprimere nemmeno una candidatura di centro-destra”, sia “la totale mancanza di peso e considerazione del PD locale presso i suoi stessi vertici di partito”.

Danilo Bianchi: “Gli interessi di partito prevalgono su quelli delle comunità locali”

Ha preso posizione anche l’ex sindaco di Anghiari Danilo Bianchi: “Ancora una volta gli interessi di partito hanno vinto su quelli delle comunità locali, ancora una volta la Valtiberina è stata mortificata nelle sue legittime aspettative da un partito democratico attento solo alle proprie logiche di spartizione del potere. Non dimentichiamolo il prossimo 25 settembre!”, ha scritto.

Checcaglini (PD Anghiari): “Grave errore che mortifica le aspettative della vallata”

Sempre da Anghiari, ha espresso disappunto anche il consigliere comunale del PD Mario Checcaglini. Un intervento ancora più significativo perché proveniente dal principale partito del governo regionale, del quale fa parte lo stesso Simone Viti (che è membro della segreteria provinciale aretina). Per Checcaglini la nomina è “un grave errore che ancora una volta mortifica le aspettative di questa vallata e la capacità delle sue donne e dei suoi uomini di rappresentarne esigenze ed aspettative, peraltro direttamente connesse con la presenza fisica nella nostra vallata dell’invaso e relative conseguenze ambientali e rischi. Non c’è critica nei confronti della persona indicata, non la conosciamo e perciò non ne discutiamo il valore”, precisa Checcaglini, “rimarchiamo solo che era il momento di indicare un rappresentante espressione del nostro territorio”.

Italia Viva: “Ampliare il cda dell’Eaut a 5 membri”

È poi di ieri la nota di Italia Viva Valtiberina, che parla di “un’altra occasione persa” e critica sia “la destra” (“come mai non ha trovato una figura forte, competente e con i requisiti giusti da candidare? Forse per non bruciare qualcuno sapendo già la risposta negativa della Regione?”) sia “la sinistra” (“come era successo 10 anni fa, non ha trovato unitarietà d’intenti cercando una figura eleggibile – era richiesta esperienza amministrativa in una partecipata – e competente, ma ha di nuovo litigato” al proprio interno). Italia Viva ha inoltre riferito della disponibilità dell’assessore Stefania Saccardi “a lavorare per allargare il consiglio di amministrazione dell’Ente a due figure, una per le categorie economiche e una per i territori”, ampliando l’organismo da 3 a 5 componenti.

Il sindaco di Citerna: “Nel territorio decine di professionisti che potevano essere considerati”

Al coro di critiche si aggiunge il sindaco di Citerna Enea Paladino, che sottolinea come siano stati esclusi dal cda entrambi i versanti della valle, toscano e umbro: per Paladino i tre nominati sono “persone che sicuramente avranno grande competenza ed esperienza”, ma “nel nostro territorio ci sono decine di professionisti che avrebbero potuto essere presi in considerazione, magari coinvolgendo e collaborando con le istituzioni locali. La gestione della diga non può essere solo una mera questione economica”, aggiunge il primo cittadino citernese, affermando che “tutte le forze politiche umbre e toscane probabilmente non conoscono o dimenticano la storia e l’importanza del nostro territorio”.

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