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Partita ufficialmente la legislatura a Pieve Santo Stefano

Già insediato il nuovo consiglio comunale: Massimo Mormii e Luca Gradi gli assessori della giunta di Claudio Marcelli, ma deleghe a tutti i consiglieri

Il consiglio comunale di Pieve Santo Stefano

L’assegnazione delle deleghe e l’espletamento delle necessarie procedure ha dato ufficialmente il via alla nuova legislatura a Pieve Santo Stefano, dove il consiglio comunale uscito eletto una decina di giorni fa si è insediato nella serata di lunedì 17 giugno. A seguito del parametro scattato per le realtà sotto i 3mila abitanti nel censimento di riferimento, gli assessori sono scesi a due, pertanto il vice del sindaco Claudio Marcelli – al suo secondo mandato consecutivo – rimane Massimo Mormii, titolare di urbanistica, lavori pubblici e territorio e l’altro componente di giunta è il veterano Luca Gradi, che continuerà a occuparsi di cultura, biblioteca, turismo e associazioni culturali.

Le altre deleghe (peraltro non tutte) sono state distribuite fra i consiglieri: gestione dei rifiuti, bilancio, sport e relative associazioni a Federico Cavalli, che è anche il capogruppo della maggioranza; Casa della Salute con sociale interno e rapporti con associazioni storiche e di volontariato a Sofia Cangi; rete del metano ed rsa ad Albano Bragagni; iniziative scolastiche, eventi istituzionali e centri estivi a Monica Marini e poi particolari incarichi sono stati conferiti alla “new entry” Gianluca Finocchi, delegato in ambito urbanistico, nei lavori pubblici e ai percorsi per creare nuove imprese. Le altre materie non assegnate (personale, scuola, sociale, rapporti con altri enti ecc.) rimangono in capo al sindaco. Per ciò che riguarda la minoranza, è Giada Poggini il capogruppo consiliare.

“Ho poi introdotto brevemente le linee programmatiche del quinquennio appena iniziato – ha precisato il sindaco – improntate principalmente sul mantenimento dei servizi e su una superiore elasticità nella burocrazia. La riduzione nel numero dei consiglieri e degli assessori concentra le responsabilità delle deleghe su meno persone e quindi mette le stesse nella necessità di un sempre maggiore impegno, perché la mole di lavoro è rimasta invariata e ricordo che siamo proprietari della residenza sanitaria assistita, della rete del metano e della cucina che serve le mense della rsa e delle scuole dall’asilo nido fino alle primarie di secondo grado. La prima impressione che ho ricavato fra i presenti in consiglio è stata comunque positiva”. 
 

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