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Alessio Campriani racconta la sua traversata oceanica agli studenti di Pistrino

L’incontro nei giorni scorsi al cinema Smeraldo. I ragazzi hanno seguito con entusiasmo il racconto della sua impresa nell’Atlantico

Alessio Campriani all'incontro con gli studenti

L’ennesima impresa portata a termine circa un anno fa gli è valsa il meritato titolo di “Velista dell’anno 2023” nella categoria “Passion”. Ora, Alessio Campriani di Città di Castello, dipendente di banca in un’agenzia di Sansepolcro con la passione per la vela e 56 anni che quest’anno potrà festeggiare a tutti gli effetti (è infatti nato il 29 febbraio 1968) è andato a raccontare le sue avventure agli studenti delle scuole medie.

Lui che ha sfidato l’Antartide, il Mediterraneo e l’Atlantico con il piglio del temerario, perché le sue imprese non erano certo prive di difficoltà: lui stesso le ha sottolineate quando il 5 aprile del 2023 è approdato a Guadalupa dopo essere partito da Lagos, in Portogallo con una barca di soli 5 metri, senza motore e senza assistenza. L’assenza di vento lo aveva costretto a razionare acqua e viveri, poi sono sopraggiunte le avarie di bordo, compresa la rottura di una delle vele. E come se non bastasse nei 23 giorni trascorsi al largo dell’Atlantico ha accusato anche problemi fisici: microtraumi a mani, ginocchia e schiena, più una infezione ai glutei che si è prolungata nel tempo. Ma Campriani ce l’ha fatta con la sua Cepu Pinky I, la barca che ha guidato e che lui ha interamente costruito assieme al suo team tecnico. Una barca non abitabile, perchè sprovvista di cabina, bagno e zona cottura, con soltanto una cellula di sopravvivenza di un metro quadrato.

Una platea del teatro Smeraldo di Pistrino gremita da oltre 100 studenti lo ha accolto nei giorni scorsi in occasione dell’appuntamento da tempo programmato e fortemente voluto dalla dirigenza e dai docenti della scuola media del paese con l’obiettivo di avvicinare gli allievi nel loro iter formativo alla multidisciplinarietà dei processi educativi. Alessio ha ripercorso, supportato da video e foto, la sua traversata dell’Oceano Atlantico a bordo della Cepu-Pinky I, entusiasmando il giovane pubblico con i suoi racconti che hanno letteralmente ipnotizzato i ragazzi, i quali – a conclusione dell’incontro – si sono avvicinati a lui per un vero bagno di folla, chiedendogli anche l’autografo. Grande spazio è stato dato alle immagini delle fasi organizzative di progettazione e costruzione della barca a testimoniare l’importanza di impegno, sacrificio e tanto lavoro di squadra nella realizzazione dei progetti.

“Voglio ringraziare il professor Filippo Pettinari, dirigente della scuola; la professoressa. Paola Boncompagni, il professor Luca Girelli e tutto il corpo docente per opportunità concessami – ha detto Campriani – perché parlare di vela è per me sempre entusiasmante e spero di poter dar seguito a questa iniziativa in maniera concreta mettendomi a disposizione degli allievi per far vivere loro esperienze pratiche, magari al “Circolo del Remo e della Vela” del lago di Montedoglio, una bellissima realtà creata e gestita da con passione da un gruppo di appassionati per tutti gli amanti della nautica, sia esperti che principianti”.

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