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Cala il sipario sul torneo europeo di basket Special Olympics

Al Palazzetto di Sansepolcro le premiazioni e la consegna di un furgone alla società Dukes

Quando un canestro annulla le diversità. Un fine settimana di sport ed inclusione a Sansepolcro in occasione del primo Torneo Europeo di Basket Unificato Special Olympics. Una manifestazione di ampio respiro che ha portato in vallata oltre 300 atleti con e senza disabilità intellettive provenienti da 16 diversi Paesi. Queste ragazze e ragazzi hanno dimostrato che lo sport unisce, è il linguaggio comune tra culture e tradizioni diverse. Trascende le nazionalità e genera, sedimenta, con un semplice passaggio di pallone, amicizia, accoglienza e piena inclusione.

Grande partecipazione all’evento conclusivo di domenica pomeriggio al Palazzetto, culminato con l’inaugurazione di una targa dedicata a Eunice Kenedy Shriver, fondatrice degli Special Olympics, e la consegna di un furgone alla società Dukes da parte del Lions Club biturgense.

Unified experience per Jack Galanda e Daniele Garrozzo. Entrambi atleti di fama internazionale, hanno colto l’occasione del torneo per entrare in campo e giocare una partita dimostrativa di basket unificato con gli Atleti di Special Olympics scelti per l’occasione da ogni delegazione presente: Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Romania, Serbia e Spagna, oltre a 4 team italiani, (provenienti da Abruzzo, Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto). Un’esperienza unica, quella di giocare insieme, che ha il potere più forte per abbattere muri di stereotipi e pregiudizi, a patto che ne esistano ancora in chi gioca, o in chi assiste dagli spalti.

Chi ha vinto il primo Special Olympics European Unified Youth Basketball Tournament? A proposito di risultati finali, vanno menzionate le squadre vincenti dei 4 gironi formati dai tecnici Special Olympics in modo da uniformare gli incontri per livelli di abilità (Divisioning) e dare a tutti l’opportunità di vincere. Nel primo girone under 18 ha vinto la Lituania, seguita da Estonia e Lettonia. Nei restanti gironi over 18; nel primo ha vinto la seconda squadra l’Estonia, seguita da Belgio e Polonia, nel secondo ha vinto Cipro seguita da Norvegia e Italia, mentre nel terzo ha avuto la meglio la Bulgaria seguita da Italia e Serbia.

Al di là del colore della medaglia conquistata, che sia oro, argento, bronzo o di partecipazione, tutti gli atleti ne hanno indossata una a fine torneo proprio per premiare il loro coraggio, la determinazione ma anche il fair play adottati in ogni partita giocata in questo torneo, ma anche nella propria vita. In poche parole si può certamente affermare che per Special Olympics hanno vinto tutti.

Il futuro. Le delegazioni sono ripartite questa mattina per tornare a casa. Ciò che resta, all’indomani del torneo, è un bagaglio di umanità e cultura dal grande valore a vantaggio della comunità, la Valtiberina, che ha fortemente voluto ospitare questo evento. Un punto di partenza e non di arrivo per infondere sul territorio una cultura sportiva che vada oltre il risultato meramente agonistico e che sappia abbracciare ogni aspetto della vita quotidiana. Uno spettacolo dello sport che resti impresso, in particolare, in tutti i ragazzi delle scuole  del territorio, che hanno tifato dagli spalti o hanno collaborato fattivamente alla buona riuscita di questo evento in qualità di volontari e anche nei più piccoli protagonisti dell’esibizione dello Young Athletes Program (YAP) che ha coinvolto più di 80 bambini, con e senza disabilità intellettive, provenienti dalle scuole di Sansepolcro e Arezzo. 

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