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“Ci tuteleremo nelle sedi opportune”: la dirigenza del Sansepolcro dopo le pesanti sanzioni

Anche i tifosi contestano il provvedimento: “Quanto riportato non corrisponde a verità”

Sorpresa e stupore, conoscendo la correttezza e il senso di civiltà che hanno sempre contraddistinto i suoi sostenitori, ma anche ricorso alle vie legali: queste le reazioni della dirigenza del Vivi Altotevere Sansepolcro al comunicato ufficiale della Lega Nazionale Dilettanti che, dopo il derby di Trestina, ha inflitto alla società due giornate di squalifica del Buitoni, con conseguente disputa delle prossime gare casalinghe in campo neutro e a porte chiuse, più un’ammenda di 4mila euro.

“La società, pur condannando e dissociandosi da qualsiasi forma di violenza e comportamento incivile – si legge – contesta gli atteggiamenti imputati e si riserva di tutelarsi nelle sedi opportune, anche alla luce del fatto che durante la partita non è stato assolutamente percepito quanto indicato nel comunicato federale, nè si sono riscontrate sospensioni e/o richiami durante lo svolgimento della gara che sarebbero state giustificate dai gravi atteggiamenti attribuiti”. Ciò precisato, a breve verrà comunicata la sede di svolgimento della partita di domenica prossima contro la Sangiovannese.

I tifosi: “A pagare non può essere la società“

Chiamati direttamente in causa, poiché ritenuti responsabili dei fatti che sarebbero avvenuti allo stadio “Lorenzo Casini”, i componenti del gruppo “Nutrito & Four Cats – I ragazzi del tifo” non hanno esitato nell’esprimere la loro versione, smentendo categoricamente quanto riportato nel comunicato con dovizia di particolari: “La tifoseria organizzata del Sansepolcro si dissocia da quanto imputato – precisa  nella propria nota – e ritiene quanto scritto dal giudice sportivo non totalmente coincidente con i fatti realmente accaduti. In particolare, il “lancio di monete (in testa) e di birra” nei confronti dell’assistente arbitrale.

Pare un’accusa incomprensibile, poi, quella di avere inveito contro la terna arbitrale sin da prima dell’inizio della gara. Durante l’attuale stagione sportiva, i tifosi del Sansepolcro hanno sempre mantenuto un comportamento adeguato alle regole vigenti, come testimonia il fatto che fino ad ora nessun provvedimento li aveva interessati. Proprio per questo si ritiene assolutamente sproporzionato il provvedimento adottato: in particolare, risulta anomala la portata della sanzione nei confronti della società. Se la tifoseria ha sbagliato, deve essere essa stessa a subire eventuali provvedimenti specifici. Il messaggio da parte della tifoseria quindi è chiaro: i fatti di Trestina siano riportati nella loro reale dimensione e ad essi sia commisurato un provvedimento equo, a differenza di quello che è stato adottato”.

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