È morto ieri all’età di 70 anni Vjačeslav Alekseevič Zajcev, leggenda della pallavolo sovietica che disputò anche alcune stagioni in Italia. Tra queste, tra il 1990 e il 1992, militò con i colori biancorossi del Città di Castello. Proprio in Umbria, nel 1988 a Spoleto, aveva avuto il figlio Ivan che, con il cognome traslitterato Zaytsev, sarebbe diventato una colonna del volley azzurro.
Considerato uno dei migliori palleggiatori della storia, Vjačeslav Zajcev ha legato il suo nome in primo luogo alla squadra dell’Avtomobilist Leningrado, in cui ha militato dal 1969 al 1987, prima di giocare in Italia a Spoleto, Agrigento e Città di Castello e in Svizzera nel Lugano, di cui fu giocatore-allenatore. Ha poi guidato varie squadre russe e la stessa Nazionale tra il 1996 e il 1997.
Con la maglia dell’Unione Sovietica ha vinto l’oro olimpico a Mosca 1980 e l’argento a Montréal 1976 e Seul 1988. Ha conquistato inoltre due Campionati del mondo, due Coppe del mondo e ben sette Campionati europei.