Nella suggestiva cornice del Teatro dei Ricomposti di Anghiari, si è svolto con grande successo l’evento di apertura del lungo weekend dedicato a “L’Intrepida”, cicloturistica d’epoca giunta quest’anno alla sua 12ª edizione. L’incontro pubblico “Intrepidi a Scuola”, organizzato in collaborazione con la Fondazione Progetto Valtiberina e l’Istituto Comprensivo di Anghiari e Monterchi, ha risuonato di valori indelebili della Carta Etica dello Sport.
Questo documento, promosso dalla Regione Toscana, ha l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni attraverso quindici articoli nei quali si ribadisce il diritto di tutti a fare sport per stare bene, ponendo l’accento sulla lealtà e il fair play quali valori portanti di ogni disciplina sportiva sia a livello dilettantistico che professionistico.
I protagonisti di questa giornata straordinaria sono stati i giovanissimi studenti del Comprensivo, che hanno avuto modo di dialogare con due illustri testimoni: il ciclista professionista Lorenzo Quartucci, uno tra gli atleti altotiberini più apprezzati e stimati degli ultimi anni, e Gioia Bartali, nipote del leggendario Gino Bartali, noto non solo per le sue gesta sulle due ruote ma anche per le sue virtù umane – nel 2013 il riconoscimento come Giusto tra le Nazioni – che lo hanno reso un’icona di coraggio e generosità.
Gioia ha condiviso con gli studenti l’incredibile eredità di suo nonno Gino, icona del ciclismo di un tempo e autentico esempio di umanità. Prima del suo racconto, la bella testimonianza di Quartucci che ha raccontato al copioso pubblico presente il suo percorso sportivo, tra vittorie e piazzamenti, momenti di difficoltà ma anche grandi gioie come la partecipazione ad alcune tra le principali manifestazioni ciclistiche nazionali. I ragazzi presenti hanno così vissuto una mattinata densa di emozioni e spunti, partecipando attivamente e dimostrando un coinvolgimento esemplare.
Nel servizio video, i contributi di Lorenzo Quartucci e Gioia Bartali a margine della mattinata.
