Badia Petroia, per salvare l'abbazia scende in campo il Comune e la Diocesi

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27 Giugno 2021

Ripristinare la piena accessibilità di Badia Petroia con l'intervento della Diocesi, attraverso la regia del Comune tifernate. E' quanto emerso dall'incontro «Un giorno per Badia», organizzato dall'associazione «Comitato Ripristino Badia Petroia odv»: un organismo creato nel 2020 con lo scopo di rivalutare le potenzialità culturali, sociali e turistiche della ex abbazia e delle strutture connesse, a beneficio della collettività. Una giornata all'insegna della volontà di far tornare agli antichi splendori la costruzione eretta nel X secolo, diventata ben presto un punto di riferimento per la vita monastica, prima, e per l'arte, poi. Al momento, come hanno ricordato più volte i membri dell'associazione, l'ex abbazia «si trova purtroppo da anni in una condizione critica, in quanto l’atrio è stato messo in sicurezza con armature che ne deturpano la bellezza architettonica, a causa di una struttura pericolante adiacente la chiesa e la cripta risulta inaccessibile al pubblico da decenni». I vertici del Comitato - con il presidente Francesco Fulvi, vicepresidente Paolo Bellucci e portavoce Elena Maestri – si erano detti pronti a «collaborare con l’amministrazione comunale, la Proloco, la parrocchia e tutti gli enti che abbiano a cuore le sorti della millenaria struttura. La riuscita del progetto rappresenterebbe una conquista importante non solo per gli abitanti della frazione, ma per il turismo di tutta la realtà dell’Alta Valle del Tevere». Durante l'incontro, invece, «tutti si sono dimostrati disponibili a collaborare insieme». Alla riunione hanno preso parte non solo i vertici del Comune (rappresentati dal sindaco Luciano Bacchetta e da diversi assessori e consiglieri comunali), anche il vescovo diocesano, monsignor Domenico Cancian. Non sono mancati l'onorevole Walter Verini; il consigliere regionale Michele Bettarelli; l'economo diocesano Gianfranco Scarabottini, don Adolfo Vichi, Giacinta Marroni presidente della pro Loco, diversi residenti e qualche libero professionista. Tutti insieme con un unico obiettivo: rilanciare Badia Petroia.

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