Chiusa per sequestro la E45. L'Italia è spezzata in due.
E' ormai sulla bocca di tutti il sequestro della E45. Chiusa l'arteria all'altezza del viadotto Puleto, nei pressi di Valsavignone, al confine fra la Toscana e la Romagna, quello del pilone in cui il cemento armato era stato rovinato dall'usura del tempo, scoperto da un ex poliziotto mentre andava a cercare funghi. Il caso venne alla luce con le foto postate nei social a dicembre dall'ex poliziotto. Intervenne la Procura che a sua volta inviò sul posto i carabinieri. Poi la scelta di affidarsi al verdetto della comissione tecnica di periti, gli stessi che avevano già certificato il pessimo stato di manutenzione nella zona di un altro crollo, quello della poco distante piazzola di Pieve Santo Stefano. Le perizie sono inesorabili: il viadotto rischia il collasso, cioè di crollo come è successo per il Ponte Morandi di Genova, gravato dalla circolazione quotidiana di tanti veicoli pesanti. Di qui la scelta del decreto di sequestro preventivo con inevitabile chiusura al traffico.
L'Anas per l'esattezza annunciava la chiusura a partire dalle ore 14 in realtà la chiusura fisica è avvenuta solo nel tardo pomeriggio per dare modo alle persone che uscivano dalle fabbriche di tornare a casa.
Sono chiuse entrambe le direzioni, tra gli svincoli di Canili e Valsavignone, in corrispondenza del confine tra le province di Arezzo e Forlì Cesena.
In relazione all’indagine Anas, informa inoltre che sta fornendo ai periti della Procura tutti gli elementi conoscitivi tecnici sul viadotto Puleto, per inquadrare al meglio le condizioni dell’infrastruttura e i lavori di manutenzione già avviati a dicembre, al fine di consentire una veloce riapertura al traffico ed evitare gravi disagi alla circolazione.