Coronavirus: per la veglia di Pasqua il parroco della Collegiata consiglia ai fedeli di addobbare i balconi con luci a festa
«Poiché quest’anno non sarà possibile fare la liturgia della Luce nella Veglia di Pasqua, la proposta è di accenderla noi, quella luce, simbolicamente, illuminando bene finestre e balconi»: a dirlo è monsignor Pietro Vispi, parroco della Collegiata di Umbertide che propone:
«Non un semplice lumino che si vede e non si vede, ma qualcosa di più: una fila ad esempio delle lucine di natale, ne abbiamo tutti in casa) così da trasformare la nostra parrocchia in una comunità luminosa di speranza e di Resurrezione».
L’invito di monsignor Vispi è rivolto a tutti: credenti e non credenti. "Accenderemo quella luce anche in omaggio a chi non c’è più, come vicinanza ai parenti e ai malati, e soprattutto come segno di gratitudine per chi è a nostro servizio col rischio della vita.
Davanti alla chiesa arderà per tutta la notte il Cero Pasquale, segno della resurrezione del Signore, perché ci illumini e guidi nelle tenebre di questo momento».
L’accensione alle ore 21 dell’11 aprile e se trovate interessante la proposta, fatela girare, conclude Monsignor Vispi.