E45 riaperta, ma le associazioni di categria insorgono.
La riapertura della E45 ai mezzi pesanti non ha creato molto entusiasmo a livello aziendale. Sono ormai troppi i mesi di chiusura che hanno pesato sull’economia locale. Le aziende dell’Alto Tevere infatti tirano le somme e questa improvvisa decisione ha messo in ginocchio il commercio della vallata che ha subito un importante incremento dei costi di trasporto. I mezzi infatti si sono ritrovati a dover sfruttare per gli spostamenti arterie alternative, più lunghe e spesso con costi di pedaggio, allungandosi i tempi di trasporto le aziende hanno dovuto anche investire su un maggior numero di autisti che si sono dovuti alternare per non superare i limiti di ore alla guida. Insomma l’iter burocratico legato alla riapertura dell’arteria ha di conseguenza gravato sulle aziende che contano un aumento dell’incidenza dei costi sul fatturato del 4%. Numeri importanti in un momento in cui l’economia nazionale già soffre per la crisi. A farsi portavoce delle imprese umbre è Renato Cesca, Presidente di CNA Umbria, situazione che sarà approfondita lunedì in un incontro che si svolgerà all’hotel Garden di Città di Castello. Alla vigilia del grande sodo estivo la notizia la riapertura dell’arteria viene accolta con soddisfazione dalle associazioni di categoria toscane, Confesercenti e Confcommercio che sperano in una ripresa seppur tardiva, sottolineando che per quanto riguarda i danni finora subiti richiederanno i dovuti indennizzi.