Estate di lavori: oltre un milione di euro di interventi su 81 km di reticolo idrografico in gestione

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31 Luglio 2020

 

Un milione di euro per rimettere in forma oltre 80 km di corsi d’acqua. Sono questi i grandi numeri della maxi operazione di manutenzione del reticolo programmata dal Consorzio 2 Alto Valdarno in Valtiberina, Val Marecchia, Val di Foglia.

Ultimata la progettazione nella fase di emergenza sanitaria e nel periodo di stop ai tagli nel rispetto della fauna nidificante, l’ente ha aperto i cantieri. Obiettivo: conservare in efficienza i corsi d’acqua e le opere e prevenire situazioni di pericolo e di rischio idraulico, attraverso lo sfalcio dell’erba,  il controllo della vegetazione presente sulle sponde e in alveo, la realizzazione di risagomature, espurghi e rimozione di sedimenti

I lavori, organizzati in otto differenti lotti e affidati alle aziende locali iscritte all’albo delle imprese agricole, sono già decollati su tutto il territorio. In alcune zone sono a buon punto o addirittura prossimi alla conclusione.

La priorità è stata data alle aree più antropizzate: i primi ad essere stati sistemati infatti sono i corpi idrici che scorrono all’interno o in prossimità di  centri abitati,  aree commerciali e industriali, infrastrutture.

 

LA MAPPA DEI CANTIERI

E’ in dirittura di arrivo l’intervento  nel centro  abitato di Pieve Santo Stefano, dall’intersezione tra il Torrente Ancione e il Tevere: il fiume è stato interessato  dalle lavorazioni per un tratto lungo 2,5 km, che si spinge fino ai margini della Riserva naturale  di Formole, punto dove la mitigazione del rischio idraulico è stata condotta con estrema delicatezza e  dove il Consorzio si è mosso  in stretta collaborazione con il Reparto Carabinieri Biodiversità di Pieve Santo Stefano.

Nel comune di Sansepolcro tanti gli   affluenti del Tevere in manutenzione: complessivamente 21 i km di aste da sistemare, con operazioni di sfalcio e selezione della vegetazione,  ma anche con  espurghi e risagomature   per ripristinare la corretta sezione di deflusso, in particolare nell’area più fortemente antropizzata,  compresa tra il centro abitato e la zona industriale di Santa Fiora. Qui è terminata la “cura” sul fosso dell’Infernaccio e sul Fosso della Castora; è in conclusione il lifting delle reglie tra le località Santa Croce e Calabresi ed è iniziato da qualche giorno il controllo di erba e arbusti sul Torrente Fiumicello nella zona industriale Malello e Viale Osimo.

Protagonista principale della manutenzione ordinaria, a Caprese Michelangelo il torrente Sigerna con i suoi affluenti. Complessivamente un trattamento per oltre 3 km di corsi d’acqua.

Nel centro abitato di Monterchi, è prossimo alla chiusura il cantiere  che si occupa del contenimento della vegetazione sul Torrente Cerfone, nel cuore del paese e a monte e a valle di quest’ultimo, per un totale di oltre 6.5 km. Successivamente nei medesimi tratti saranno previsti interventi di riprofilatura per prevenire i  dissesti e migliorare la funzionalità idraulica.

Attività intensa nel comune di Anghiari, dove il Consorzio 2 Alto Valdarno tratterà oltre 20 km di corpi idrici. Sfalci e tagli della vegetazione, ma anche manutenzione di importanti opere di difesa, tra cui la scogliera sul Sovara,  realizzata nei pressi di Tavernelle di Anghiari a difesa della Strada Comunale per Libbiano.

L’attività è decollata tenendo conto delle disposizioni impartite dalla Regione Toscana con la Delibera n. 1315/2019, che dà indicazioni precise in merito alle attività di sfalcio e taglio, e secondo attente valutazioni fatte dal nostro ente per ridurre al minimo l’impatto ambientale sugli habitat fluviali”, spiega l’ingegner Chiara Nanni,responsabile di area nel settore difesa idrogeologica,  che, con l’ingegner Enrico Righeschi, si occupa del reticolo della vallata. “In molte aree, abbiamo evitato l’utilizzo di mezzi, preferendo interventi manuali e tecniche soft proprio per il rispetto degli ecosistemi”.

“I lavori programmati – aggiunge la Presidente Serena Stefanisono frutto, oltre che delle verifiche e dei sopralluoghi effettuati dai nostri tecnici sul territorio, di un confronto costante con gli amministratori locali e le associazioni, che risultano strategici  per consentire al Consorzio di individuare  interventi mirati e prioritari. Regione, Comuni e altri enti, con i quali abbiamo  una collaborazione stretta e continua, nel corso dell’anno, ci permettono di comprendere e valutare le diverse segnalazioni e le necessità reali di territori. Fondamentale è stato nell’attività di raccolta di indicazioni il contributo di Marcello Polverini, componente dell’Assemblea, che gli ha affidato il ruolo di referente  della UIO (acronimo con cui si indicare l’area idrografica) Valtiberina: una vera e propria “sentinella” del territorio che collabora in modo stretto con l’ingegner Chiara Nanni, responsabile tecnico dell’area per il Consorzio”.

“Sono orgoglioso di aver creato durante il mio mandato una sinergia importante con il Consorzio di Bonifica – ha spiegato il presidente dell’Unione dei Comuni Alessandro Polcri – nell’ultimo anno l’Unione ha fatto un passo indietro sulla fase operativa e gestionale mantenendo però la delega relativa all’indirizzo e alla programmazione della bonifica, quesa suddivisione dei ruoli che sulla qulale ho lavorato, ha dato dei frutti importanti con il raggiungimento più immediato degli obiettivi fissati. L’altro obiettivo che abbiamo centrato in questo mandato riguarda il coinvolgimento delle aziende agricole locali che parteciperanno ai lavori di manutenzione e messa in sicurezza, con una ”.

 “Stanno procedendo i lavori su tutto il reticolo secondario della Valtiberina da parte del Consorzio di Bonifica Alto Valdarno in sinergia con le amministrazioni comunali – ha spiegato l’assessore competente nell’Unione Mauro Cornioli – si tratta di interventi importanti, programmati e ripetuti nel tempo che garantiscono la sicurezza del reticolo idraulico e quindi della vallata, soprattutto in considerazione dei rischi legati ai recenti eventi atmosferici, sempre più violenti e improvvisi”.

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