La gestione del Museo civico di Sansepolcro di nuovo nel mirino del gruppo di opposizione Pd/InComune
Una mostra aperta da quasi 12 mesi e in più ancora prorogata: è “Piero della Francesca: la seduzione della prospettiva” allestita al Museo Civico Piero della Francesca di Sansepolcro. Su questo si concentra l’attenzione di Chiara Andreini, consigliera comunale del gruppo Pd/InComune, secondo la quale ciò dimostra “come il Museo manchi totalmente di un progetto culturale”. La Andreini sostiene che “queste mostre hanno, infatti, il solo scopo di mantenere il prezzo del Museo a dieci euro invece degli otto da tariffario. Un costo del biglietto elevato - sottolinea l’esponente del pd - per un Museo dal quale mancano i due affreschi staccati di Piero della Francesca, prestati all’Hermitage, e altre importanti opere in restauro come il Polittico di Matteo di Giovanni e l’incoronazione di Maria di Raffaellino dal Colle, con il Tesoro della Cattedrale spostato per far posto in maniera permanente alle mostre di Civita”. E tutto ciò – denuncia – Chiara Andreini – “mentre si fa cassa con le mostre e intanto si risparmia sui riscaldamenti con un Museo spesso freddo e con pochi visitatori”. Pd/InComune rimarca poi la sostanziale inesistenza del Comitato Scientifico del Museo nominato dall’amministrazione e fa notare che a quasi un mese dalla conclusione della mostra su Piero della Francesca organizzata dal Museo Hermitage di San Pietroburgo, in Consiglio Comunale l’assessore al ramo Marconcini non ha saputo o voluto rispondere alla richiesta della stessa Andreini “di indicare il tipo di atto che sancisce la collaborazione tra la città e il Museo Hermitage e di descrivere in maniera puntuale questa collaborazione e quali benefici e ricadute porterà”. A parere del l’esponente democratica “ queste semplici domande l’assessore “o non le ha capite o non ha argomenti concreti per rispondere”.