Ponte sul Tevere e bacino di Montedoglio al centro del dibattito in Valtiberina.

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25 Febbraio 2019

Non solo E45 ed ex Fcu: in Valtiberina le infrastrutture sono il vero punto dolente del territorio e da questa situazione dipende molta parte del futuro economico della zona. Due questioni tornano in questo periodo alla ribalta, se mai ne sono uscite: la prima è certamente la situazione di Montedoglio: la risistemazione del muro del canale scolmatore è attesa dal 29 dicembre del 2010 quando tre conci dello scarico di superficie della diga crollarono. Il Niet di Impregilo Salini alla ricostruzione della parte crollata comunicato all’Ente Acque Umbro Toscana, con eventuale ricorso dello stesso contro questa decisione, paralizza nuovamente l’iter già abbastanza sofferente dell’invaso. L’altra è l’assai controversa vicenda del secondo ponte sul tevere a Sansepolcro, fonte di interminabili polemiche fra il biturgense Pd/InComune e l’attuale amministrazione comunale Per i dem pierfrancescani l’opera sarebbe fondamentale per collegare, in sicurezza, la città alla vicina Umbria e ad Arezzo. La Regione Toscana ha concesso, per il Ponte, nel 2014, un finanziamento di 3.200.000 euro a cui dovevano aggiungersi 800.000 euro di risorse del Comune. Nella Primavera del 2016 anche la quota di co-finanziamento comunale fu raggiunta e il progetto secondo il Pd sarebbe dovuto partire nell’immediato. E siccome si va a grandi passi verso le elezioni europee, a livello locale questi temi diventano cruciali nella campagna per il Parlamento dell’Unione. E così per sabato prossimo 2 marzo dalle 10 presso il Teatro alla Misericordia di Sansepolcro i Circoli PD della Valtiberina hanno organizzato un incontro pubblico per parlare delle due infrastrutture. A fare il punto della situazione in ottica Dem sarà l’assessore toscano Vincenzo Ceccarelli.

 

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