Proseguono le indagini della Polizia di Stato sui casi di truffa negli uffici postali.
All’interno dell’ufficio postale di Sansepolcro nel mese di giugno la scaltrezza di un dipendente dello sportello aveva permesso di sventare una truffa. Dopo i primi accertamenti degli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sansepolcro era stato subito identificato e denunciato un uomo di origine campana. Non si sono però fermate le indagini che hanno permesso di imputare alla stessa banda di truffatori un’altra truffa ai danni di un ufficio postale di Bologna. In quella occasione era stata tratta in arresto in flagranza di reato una donna.
Grazie a nuove e sofisticate tecniche di identificazione e riconoscimento gli uomini della Polizia di Stato sono riusciti a dare un nome e cognome al volto della foto presente sul documento di identità contraffatto utilizzato dai truffatori e riportante invece le generalità della vittima del reato: si tratta di un cinquantenne campano residente nella provincia di Napoli. L’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo per concorso nel reato di truffa aggravata. Si chiude dunque il cerchio su questa vicenda, ma non si fermano le indagini poiché le persone individuate dagli Agenti di Polizia di Sansepolcro farebbero parte di una associazione composta da molte persone dedite a questo tipo di reato operanti in tutto il territorio nazionale.