Sanità toscana, verso una soluzione per il servizo TAO a Sansepolcro.
Sanità in cerca di pace in Valtiberina Toscana: al centro di tutto c’è il servizio della TAO (Terapia Anticoagulante Orale), rivolto a varie tipologie di pazienti, tutti più o meno fragili per età o per patologia. Lunedì all’ospedale di Sansepolcro si svolgerà a questo proposito una riunione, peraltro da lungo tempo attesa e a più riprese rinviata per vari motivi. Vi parteciperanno gli operatori sanitari coinvolti per dare a questa criticità una soluzione che si spera definitiva. L’ipotesi che pare stia prendendo corpo è quella di garantire il servizio nei tre centri sociosanitari di vallata (a Sansepolcro, Anghiari e Pieve Santo Stefano) anziché accentrarlo all’ospedale biturgense, in modo da portare queste prestazioni il più vicino possibile ai pazienti, i quali potrebbero così essere seguiti direttamente dai loro medici curanti. A suo tempo la vicenda era finita sui banchi del Consiglio regionale della Toscana, dove l’aveva portata l’esponente di Sì-Toscana a Sinistra Paolo Sarti, il quale aveva denunciato che l'utente è costretto a recarsi al centro prelievi, fare il prelievo, attendere l’esito per un tempo non certo, per doversi por recare dal proprio medico per avere il dosaggio. La soluzione che ora si prospetta dovrebbe dunque avvicinare il servizio alla persona che ne ha bisogno. Il condizionale è d’obbligo, anche perché bisogna confidare nel fatto che l’ASL Sud-Est sia ora in grado di fornire la necessaria macchinetta per gli "stick" per effettuare la TAO, altrimenti infermieri e medici sarebbero impossibilitati a prestare l’esame, particolarmente indicato per utenti che risiedano in territori marginali o montani, com’è appunto la Valtiberina Toscana. Cosa questa troppe volte non garantita in passato. Dall’incontro di lunedì si attendono dunque