Calcio, tra Trestina e Castello un pari che serve a poco
Allo stadio Casini un derby con poche emozioni in cui ha prevalso la paura di perdere. Il servizio video
Il servizio video di Emanuele Calchetti
Il sorteggio ad inizio gara
Una prima frazione di gioco piuttosto avara di emozioni quella giocata al Lorenzo Casini fra Trestina e Città di Castello. L’unico vero tiro in porta arriva a inizio gara, con Ferri Marini che in girata impegna Nannelli, costretto a mettere in calcio d’angolo.
La parte centrale del primo tempo si gioca soprattutto a centrocampo, con l’arbitro costretto a intervenire più volte per sedare il nervosismo delle due le squadre, segno che entrambe percepiscono l’importanza della posta in palio in questo derby.
Intorno alla mezz’ora il Città di Castello ci prova un paio di volte da fuori, ma senza impensierire Montanari. Gli ultimi minuti prima dell’intervallo sono a favore del Trestina.
Prima Lorenzini, al termine di un’azione piuttosto confusa, prova il tiro da dentro l’area, venendo però murato da Mosti. Poi i bianconeri recuperano la palla su un errore in impostazione di Terzini, ma il cross basso di Di Cato è troppo su Nannelli. Si va quindi all’intervallo sul risultato di 0-0.
La ripresa comincia sulla falsa riga del primo tempo, poche azioni da gol e tanta paura di scoprirsi. Il primo vero brivido arriva solo al 63’ con Mosti, uno dei migliori del Città di Castello. L’esterno biancorosso prima ferma sulla sinistra Ferri Marini, lanciato in contropiede, poi, dall’altro lato del campo, da posizione defilata prova il tiro sul primo palo. Montanari non si fa sorprendere e mette in corner.
Al 66’ il Trestina recrimina per un presunto calcio di rigore a seguito di un contatto fra un difensore del Castello e Ferri Marini, ma l’arbitro lascia proseguire. L’inerzia della gara rimane comunque a favore dei padroni di casa. Al 71’ i bianconeri sprecano un buon contropiede per una verticalizzazione fuori misura di Di Nolfo, mentre due minuti dopo Sensi manda alto un colpo di testa da buona posizione. L’occasione più pericolosa a favore del Trestina arriva al 79’, quando Brevi, da posizione estremamente defilata, si inventa un tiro velenoso che quasi trova l’incrocio.
Nei minuti di recupero il Città di Castello rialza la testa e tenta il forcing finale. Al 91’ Sylla cade in area e reclama il rigore, ma il contatto è veniale e il direttore di gara non fischia. Un minuto dopo capitan Gorini si libera al limite dell’area e prova la conclusione che, ribattuta, finisce sui piedi di Troqe. Quest’ultimo ci pensa però troppo e, ormai defilato, non riesce a trovare l’angolo giusto per battere Montanari.
L’ultima chance, ormai a tempo scaduto, è un calcio di punizione dal limite per il Trestina, ma Ferri Marini non riesce a far abbassare a sufficienza la palla, che finisce alta sopra la traversa.
Un derby poco spettacolare si conclude quindi con il più naturale risultato di 0-0. Il Città di Castello interrompe la sua serie di sette sconfitte di fila, mentre per il Trestina arriva il quarto risultato utile della gestione Farsi. Il pari serve però poco alle tifernati, che non fanno passi avanti in classifica. Al contrario, complice la vittoria del Terranuova Traiana, il vantaggio sulla zona retrocessione si riduce per entrambe a un solo punto.