L'azienda Color Glass tira in causa anche le altre aziende di Trestina "Si facciano i dovuti controlli".

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14 Ottobre 2019

«Da mesi e mesi siamo bersaglio di una vera e propria campagna diffamatoria, additati come industria insalubre di prima classe che produce biossido di titanio, ma non siamo in alcun modo inquadrabili all’interno di questa categoria in quanto non svolgiamo attività di produzione di biossido di titanio»: l’azienda Color Glass esce con un documento molto dettagliato per fare massima chiarezza sul caso, in vista del consiglio comunale aperto alla cittadinanza che si svolgerà sabato mattina a Città di Castello.

In un ricorso inviato ufficialmente a Comune, Usl 1, Arpa Umbria, Regione, Ministero, Istituto Superiore della Sanità, procura della Repubblica di Perugia e alla compagnia carabinieri di Città di Castello, l’azienda evidenzia la presenza in prossimità dello stabilimento di Trestina, di altre aziende potenzialmente insalubri.

Alla luce di questo ricorso viene chiesto agli enti chiamati in causa "di procedere" alla classificazione di tutte le aziende, la cui qualificazione possa rientrare come industria insalubre di prima e seconda classe nonché, inserire in un unico organico studio e tavolo tecnico, oltre a considerazioni sulla qualità dell’aria e dei potenziali impatti che le attività produttive presenti a Trestina possano avere.

La stessa Color Glass considera inoltre «indispensabile un intervento chiarificatore teso a fornire informazioni precise e corrette e far sì che le indagini si possano svolgere in un clima, finalmente, scevro da strumentalizzazioni, anche politiche. Inoltre _ si legge nel documento _ i risultati di questo monitoraggio verso le aziende del territorio devono poi essere adeguatamente resi noti alla popolazione di Trestina e evidenziare l’esatta composizione del tessuto industriale e le misure che le varie imprese hanno adottato per la tutela a la salute dell’ambiente».

Intanto sabato il consiglio comunale si riunirà in seduta straordinaria aperta alle ore 10 nell’aula della residenza municipale di piazza Gabriotti, per discutere della situazione Color Glass.

La proposta era stata condivisa da tutte le forze politiche in consiglio comunale, nasce nell’alveo delle novità che riguardano l’azienda e in particolare le dichiarazioni del Ministero sulla sua salubrità con un documento posto già all’attenzione del consiglio.

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