Stalking e violenza sessuale nei confronti della sua ex. Gigolò denunciato per atti persecutori

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15 Gennaio 2020
Lui un gigolò cinquantenne, lei una commercialista entrambi dell’Altotevere. Sullo sfondo una storia da film finita in tribunale con la condanna a due anni e sei mesi di reclusione – per lui- accusato di atti persecutori nei confronti della donna con cui aveva instaurato una breve relazione d’amore. Breve, ma da incubo. Tanto che la professionista è stata costretta a esporre varie denunce per cercare di fermare i comportamenti persecutori del 50enne, che ora si trova ai domiciliari.
Lui aveva un doppio lavoro da gigolò (come emerso pacificamente nel corso del processo), lei invece una commercialista: la loro storia era iniziata quasi per caso e quando è finita è scoppiato l’inferno.
L’interruzione del loro rapporto ha scatenato i comportamenti persecutori dell’uomo: appostamenti sotto casa, pedinamenti, già con precedenti per stalking nei suoi confronti e ammonito dal Questore con un provvedimento del settembre 2018 l’uomo si era reso protagonista di diversi episodi, tra di essi anche quello del 13 aprile quando avrebbe costretto la donna a uscire da un locale "strattonandola" per un braccio, costringendola a salire nella sua casa.
La difesa dell’uomo, giudicato con rito abbreviato, ha chiesto l’alleggerimento della misura cautelare con il divieto di avvicinamento alla persona offesa, costituitasi parte civile con l’avvocato Paola Pasinato. Il giudice si è riservato.
L’imputato è stato invece assolto dal reato di violenza sessuale. 

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